Contabilità ordinaria e semplificata: cosa sono?

Quando decidi di aprire un’attività economica imprenditoriale o professionale è fondamentale scegliere un’ottima gestione fiscale per ottimizzare il più possibile i risparmi e far fruttare al meglio il proprio business.

In questo articolo vedremo nello specifico vantaggi, svantaggi, differenze, obblighi e limiti dei regimi di contabilità ordinaria e contabilità semplificata.
Alla fine di questo articolo saprai esattamente quale regime fiscale adottare per la tua attività. Vediamole entrambe del dettaglio.

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COS’È LA CONTABILITÀ SEMPLIFICATA?

La contabilità semplificata, così come dice il nome stesso, è un regime di contabilità più semplice per quanto riguarda la gestione dei documenti e dell’aspetto burocratico.
Non tutte le imprese però possono adottarla, e il termine “semplificata” non deve trarre in inganno. Un’assistente contabile professionista deve essere in grado di guidarti correttamente verso il regime fiscale più adatto alla tua attività.

SOGGETTI E LIMITI DELLA CONTABILITÀ SEMPLIFICATA

Secondo l’articolo 18 del DPR n.600/73, i soggetti che possono applicare la contabilità semplificata sono:

  • professionisti
  • persone fisiche che esercitano imprese commerciali
  • società di persone e assimiliate
  • enti non commerciali che esercitano un’attività in via non prevalente
  • imprese individuali
  • snc, sas e i soggetti ad esse equiparati
  • trust che esercitano un’attività commerciale in via non prevalente

Tutti questi soggetti possono adottare la contabilità semplificata se i limiti di fatturato dell’anno precedente non superano:

  • 500.000€ in caso di prestazione di servizi
  • 800.000€ in caso di tutte le altre attività

QUALI SONO LE SCRITTURE CONTABILI OBBLIGATORIE DEL REGIME SEMPLIFICATO

La contabilità semplificata si basa sul principio di cassa e non sul principio di competenza. Ciò significa che il reddito e le relative tasse si basano sui flussi di denaro realmente avvenuti, evitando così di pagare tasse su fatture non ancora incassate entro la fine dell’anno.

Quali sono le scritture contabili obbligatorie in un regime semplificato?

  • registro iva
  • il libro degli inventari
  • scritture ausiliarie per la registrazione dei beni patrimoniali e reddituali • scritture ausiliare di magazzino per la movimentazione delle merci
  • registro riepilogativo di magazzino
  • registro dei beni ammortizzabili

Come puoi vedere il termine “semplificato” può illudere, ti invito quindi nuovamente a scegliere il giusto professionista che possa aiutarti nella gestione della tua attività, per non rischiare di incorrere in sanzioni… piuttosto salate!

COS’È LA CONTABILITÀ ORDINARIA?

La contabilità ordinaria è un regime fiscale più complesso.
L’obbligo di adottare un regime ordinario non dipende solo dal superamento dei limiti di ricavo previsti dalla contabilità semplificata, ma anche dalla natura dell’impresa.
Vediamo quindi quando scatta l’obbligo della contabilità ordinaria.

SOGGETTI E LIMITI DELLA CONTABILITÀ ORDINARIA

Indipendentemente dal ricavo, sono obbligati alla contabilità ordinaria:

  • contabilità ordinaria e semplificata
  • enti pubblici, enti privati, associazioni non riconosciute e consorzi che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali
  • spa, srl, sapa, cooperative e mutue assicuratrici
  • società ed enti non residenti nel territorio italiano
  • trust che hanno per oggetto esclusivo l’esercizio di attività commerciali

Inoltre tutti i soggetti che hanno diritto ad aderire alla contabilità semplificata devono effettuare il passaggio a quella ordinaria in caso di superamento dei limiti di ricavo espressi sopra, o in caso di trasformazione da società di persone a società di capitali.

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QUALI SONO LE SCRITTURE CONTABILI OBBLIGATORIE DEL REGIME ORDINARIO

A differenza del regime semplificato, quello ordinario si basa sul principio di competenza.
Il principio di competenza stabilisce che i ricavi e i costi devono essere riconosciuti nel periodo in cui sono realizzati, indipendentemente dalla data in cui i flussi di cassa effettivi avvengono. In altre parole, questo principio richiede che i ricavi siano registrati quando sono guadagnati e i costi quando sono incorsi, indipendentemente dal momento in cui il denaro effettivo viene ricevuto o pagato.

Quali sono le scritture contabili obbligatorie in un regime ordinario?

  • Registro dei beni ammortizzabili
  • Registro dei debiti e dei crediti
  • Registro delle fatture di vendita
  • Registro degli acquisti
  • Registro del libro giornale
  • Registro dell’inventario
  • Registro delle imposte
  • Registro del personale e delle retribuzioni
  • Registro delle liquidazioni periodiche
  • Registro delle rate e dei risconti

Vien da sé che la contabilità ordinaria risulta essere più complessa ma d’altra parte anche più precisa e, obbligando l’imprenditore a registrare anche i movimenti di cassa e banche, eventuali discordanze con l’Agenzia delle Entrate saranno più facilmente risolvibili.

DIFFERENZE TRA CONTABILITÀ ORDINARIA E CONTABILITÀ SEMPLIFICATA

Abbiamo visto come la contabilità ordinaria è adottata da aziende di dimensioni medio-grandi e prevede la registrazione dettagliata di tutte le operazioni economiche.
Mentre la contabilità semplificata è riservata a imprese con fatturato annuo limitato e comporta una semplificazione delle registrazioni, eliminando alcuni adempimenti. Entrambe le forme devono comunque rispettare i principi contabili e fiscali vigenti. È importante consultare un esperto fiscale o un commercialista per valutare attentamente le opzioni e i vincoli relativi a ciascun regime, poiché possono variare in base alla situazione specifica dell’azienda e alle leggi fiscali vigenti.

Se sei ancora indeciso sul regime migliore da adottare contattami per una consulenza, oppure dai un’occhiata ai miei servizi, sarò felice di sostenerti con chiarezza e precisione nella tua attività!

Ciao! Mi chiamo Giorgia Vizzini e sono un’assistente virtuale.

Mi occupo di gestire gli aspetti amministrativi e contabili di aziende, freelancer, professionisti e startup, dando loro modo di riappropriarsi del proprio tempo e di occuparsi di ciò che più amano della loro attività.

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